Per la settimana “ponte” di Ognissanti o Halloween abbiamo deciso di passare 4 giorni ad Edimburgo complice anche le vacanze scolastiche autunnali in vigore in Alto Adige.
Siamo partiti sabato 28 ottobre da Bergamo Orio con volo diretto RyanAir e rientrati giovedì 2 novembre. La scelta delle date è stata condizionata dalle tariffe più vantaggiose per queste due date. All’andata abbiamo guadagnato 2 ore, una per il fuso e 1 per il cambio di ora solare.
Dall’aeroporto un comodo bus (Airlink 100) ci ha portato direttamente in centro di fronte all’albergo CityroomZ prenotato su Booking. Ampia stanza con cucina, molto pulito e ben attrezzato. Scelto in funzione del prezzo e della posizione che si è rivelata ideale, proprio a due passi dal Castello di Edimburgo.
Grazie a una serie di disguidi dell’ultima notte (allarme antincendio suonato a vuoto che ci ha costretti a uscire di corsa dalla struttura, vedi sotto) ci hanno fatto uno sconto del 25%, molto onesti e corretti.
Per muoverci siamo quasi sempre andati a piedi, le principali attrazioni sono tutte piuttosto vicine, a parte un paio di volte che abbiamo usato tram o bus per spostarci. Per il tram i biglietti si fanno alle apposite macchinette alle fermate, mentre per il bus si fanno a bordo.
Su 4 giorni abbiamo visto 1 giorno scarso di sole, per il resto cielo plumbeo e pioggia. Edimburgo non è certo famosa per il clima soleggiato.
Cosa fare ad Edimburgo quando piove?
Beh le stesse cose di quando non piove ma con l’ombrello o antipioggia. Consiglio di puntare più su questi ultimi dato che tira parecchio vento.
Tutte le attrazioni le ho prenotate online dall’Italia. Quando ero lì ho scoperto che avrei potuto risparmiare qualcosa facendo il Royal Edinburgh Ticket che comprende 3 degli ingressi che avevamo pianificato e il bus. Avremmo risparmiato 16 sterline a testa.
Valuta: per la prima volta in vita mia non ho ritirato valuta locale. Abbiamo pagato sempre con carta, ovunque hanno contactless e lo accettano volentieri.
Guida a sinistra: no non ho preso l’auto a noleggio ma fare il pedone a Edimburgo (in UK in generale) non è facile. Si è costretti a guardarsi da entrambi i lati quando si attraversa la strada perché il traffico arriva dal lato dove non ti aspetti. Non a caso per terra scrivono in grande LOOK LEFT/RIGHT nei pressi degli attraversamenti pedonali.
Mangiare: non siamo dei gran frequentatori di ristoranti, cerchiamo di arrangiarci alla meglio per non perdere tempo. Si mangia bene ovunque e con ampia scelta. Due posti in particolare segnalo: lo Shore Bar e Kyloe steakhouse.
Domenica mattina abbiamo visitato il Castello di Edimburgo. Bella struttura ma niente di particolarmente spettacolare. Bella la vista che si gode sulla città.
Usciti dal castello ci siamo diretti verso la zona portuale in quanto avevamo appuntamento con degli amici allo Shore Bar, suggestivo pub scozzese con musica jazz dal vivo.
Nel pomeriggio rientro lento passando per le vie centrali in particolare the Royal Mile che è il percorso che collega il Castello al Palazzo di Holyrood attraversando la città vecchia.
Il giorno successivo abbiamo visitato proprio quest’ultimo che altro non è che la residenza scozzese di Sua Maestà Carlo III. Bella la visita con audioguida anche in italiano.
Al ritorno siamo saliti sulla collina Calton Hill dove ci sono alcuni monumenti e dalla quale si ha una suggestiva vista sulla città. Rientrando siamo passati per il Dean Village un bellissimo quartiere residenziale attraversato dal fiume Leith. Siamo anche stati fortunati ad ascoltare un abitante del luogo cimentarsi con la cornamusa. Veramente un posto idilliaco che fa sembrare di essere all’interno di un set cinematografico.
Alle 18:00 avevano l’appuntamento per il primo dei tour “da fantasmi” ovvero il The Real Mary King’s Close. Con una guida si viene accompagnati nei vicoli (close) sotterranei della città dove una volta viveva (ma soprattutto moriva) la gente povera e sopra i quali è stata costruita l’odierna città. Il tour è solo in inglese ma c’è l’audioguida in italiano. Molto toccante ascoltare le storie e le vicissitudini degli abitanti.
Martedì 31 ci siamo tenuti la giornata libera per girare la città in quanto era l’unico giorno di sole previsto.
Assolutamente da visitare Victoria Street, strada che ha ispirato la ben nota Diagon Alley della saga di Harry Potter.
Edimburgo vecchia è una città architettonicamente molto affascinante. La pioggia non le toglie fascino anzi oserei dire che è quasi più bella un po’ bagnata. Si respira un aria di mistero ovunque e il fascino delle vecchie costruzioni dai colori autunnali regala scorci davvero suggestivi. Non è difficile imbattersi in vari cimiteri con le lapidi appoggiate sulle case. Curioso vedere gli affacci di queste ultime dare sui cimiteri ed osservare la gente nelle loro case.
In un cimitero si trova anche la famosa tomba di Tom Riddle anche lui fonte di ispirazione per l’omonimo personaggio di Harry Potter. Ad Edimburgo potete respirare il clima “harrypotteriano” senza avere la sensazione di essere in un parco a tema.
Ovunque si trovano deliziosi pub e negozietti particolari. Purtroppo non abbiamo potuto goderci molto i pub in quanto con un minorenne l’accesso è permesso solo nella zona pasti, laddove previsto. Vabbè ci torneremo tra qualche anno.
Spettacolare il negozio, The Potions Cauldron, che vende pozioni di magia e la famosa “burrobirra” che mia moglie ha voluto provare e che, come immaginavo è terrificante.
Essendo il periodo di Halloween quasi tutti i negozi, i pub, ecc. sono decorati a tema e questo aggiunge fascino al fascino. Dal pomeriggio del 31 abbiamo cominciato a veder girare gente in maschera, non solo maschere a tema “horror”, qui è più come il nostro carnevale.
La sera del 31 alle 21 abbiamo fatto il City of the Dead tour in particolare il Double Dead Tour (vm 12 anni) della durata di quasi 2 ore. Questo solo in inglese con una guida che racconta e crea quel giusto clima di tensione. Si passa attraverso vicoli e cunicoli sotterranei per finire nel cimitero in una parte normalmente chiusa al pubblico famosa per le apparizioni del Mackenzie Poltergeist colpevole di diversi attacchi ai turisti o quantomeno questo ci viene raccontato. Al di la del fatto di crederci o meno il tour è davvero ben fatto.
Questo un piccolo e “misterioso” racconto di quanto è successo dopo il tour una volta giunti in albergo:
Nella nostra stanza d’albergo subito dopo mezzanotte veniamo svegliati da un ticchettio proveniente dal pavimento. Mi sveglio ma penso di sognare e non ci bado. Poco dopo il ticchettio diventa più veloce e ritmato. Dal soffitto dell’acqua scendeva sul pavimento del soggiorno/cucina. Piazzo sotto velocemente secchio e straccio e mi vesto per andare in reception (che si raggiunge dall’esterno) a raccontare l’accaduto. Nel frattempo l’acqua aveva quasi smesso. Spiego la situazione alla receptionist notturna che un po’ impacciata mi dice che avrebbe fatto controllare dall’altro sorvegliante notturno. Rientro verso la camera e la chiave magnetica di accesso non apre più la porta principale. Torno alla reception e me la faccio sistemare. Rientro, salgo in ascensore e questo non parte. Per un buon minuto nessun pulsante reagisce e sono bloccato dentro. Infine le porte si sbloccano e salgo a piedi. L’acqua fortunatamente non scendeva più. Dentro di me rido perché penso che la colpa sia del poltergeist indispettito dal mio scetticismo.
Buona notte…magari.
Ad un tratto alle 5 di mattina, veniamo svegliati dall’assordante allarme antincendio della camera. Penso ad un contatto elettrico causato dall’acqua ma aprendo la porta mi rendo conto che suona in tutto lo stabile. Le porte antincendio si sono chiuse e vedo i vari ospiti delle camere uscire verso le vie di fuga antincendio. Chi in pigiama, chi perfettamente vestito, chi non aveva ancora capito cose stesse succedendo.
Con una flemma tipicamente inglese ci vestiamo (fuori fa freddo) io metto insieme il minimo necessario per eventualmente poter tornare a casa (chiavi auto, chiavi di casa) così come attrezzatura fotografica e gioielli di mia moglie. Non penso neanche per un momento che sia un vero incendio, non c’è odore di fumo, siamo al primo piano, non ci sono sirene in arrivo, sono tranquillo. Ridendo tra me ormai so che è colpa del mio dispettoso poltergeist. Una volta scesi l’assistente notturna ci tranquillizza dicendo che è un falso allarme ma non sanno come spegnerlo. Impensabile rientrare perché il rumore è assordante. Dopo 15 minuti si spegne da solo, nonostante i mille tentativi della signora di averla vinta con il pannello di controllo dell’allarme. Si torna a dormire e l’indomani al check-out ci rimborsano del 25% del totale per il disturbo. Tanto di cappello alla correttezza dell’Hotel, secondo me non dovuta ma apprezzata.
…chissà forse il mio poltergeist voleva scusarsi per tutti gli scherzetti della notte con un “dolcetto”, mi piace pensarla così.
L’aereo che ci ha riportato in Italia doveva partire alle 14:30. Alle 14:15 siamo saliti ma decollati ben due ore dopo l’ora prevista. Pare uno strumento rotto che hanno sostituito…ma io so chi è il colpevole.
A quel punto ero convinto che il mio poltergeist fosse rimasto ad Edimburgo. Tornando in auto dall’aeroporto ci fermiamo a mangiare una pizza. Una volta ripartiti l’auto non accelera oltre i duemila giri. Vado avanti per qualche km poi mi fermo, riavvio il motore e tutto torna normale.
Questo giro mi sa che il souvenir che abbiamo portato con noi ci riserverà ancora qualche sorpresa. Finirà che dovrò ricredermi e credere nel soprannaturale…ma questo non ditelo al mio poltergeist che magari scompare.
…più che poltergeist direi legge di Murphy.
Il 1 novembre sotto una forte pioggia battente abbiamo preso il tram alla volta dello Royal Yacht Britannia, quello che una volta era lo Yacht dei reali. Bella esposizione museale, audioguida in italiano. Consiglio agli appassionati di navi, per il resto è un documento storico sulla “bella vita” dei reali, forse indicato più agli abitanti del Regno Unito ed estimatori dei reali.
Visto che si avanzava tempo nel pomeriggio abbiamo visitato anche il Museo della Chirurgia.
Carino ma dedicato più agli addetti ai lavori a meno che non vi piaccia vedere centinaia di pezzi di corpo umano di varia foggia.
Che dire di Edimburgo? Bella, davvero, pioggia o non pioggia. Visitarla è un po’ come fare un tuffo nella storia ricca di misteri e magia. È una città molto turistica ma che non ti fa sentire troppo turista. 4 giorni sono più che sufficienti a meno di non voler visitare anche i vari musei che abbiamo tralasciato.
Foto album Edimburgo Scozia
Foto album per la visita allo Royal Yacht Britannia.
Da appassionato di marineria ho dedicato un album per questa vecchia nave affascinante.