Dubai

Viaggio a Dubai e Abu Dhabi

0 Shares
0
0
0
0
0
0

Report del viaggio ad Abu Dhabi e Dubai negli Emirati Arabi scritto da mia moglie Alessandra, io lascio solo il contributo finale: Ma è vero che a Dubai è tutto falso? e ovviamente le foto.

PREMESSA (lunga)

Viaggio organizzato non all’ultimo, ma all’ultimissimo momento: deciso due settimane prima della partenza, prenotato la settimana prima. L’idea era di approfittare delle vacanze scolastiche di Carnevale, che in Alto Adige durano una settimana, per concederci un po’ di relax: cercavamo quindi qualcosa al caldo, abbastanza vicino e non troppo costoso. E in cui ci fosse la possibilità di fare qualche immersione. Escluse certe mete in attesa che il fanciullo possa fare immersioni un po’ più impegnative, la scelta cade su due città che avevamo da tempo nella nostra wish list: Abu Dhabi e Dubai. Decisa la meta, e visti i tempi ristretti, decido di guardare direttamente su Last Minute e trovo subito un’ottima offerta: 01/03-08/03, volo da Milano e hotel con prima colazione, il tutto per 3500€. Senza guardare troppo attentamente, presa dalla fretta e dalla stanchezza della giornata, prenoto (mai, MAI farlo!). Qualche ora dopo, finalmente “cenata”, docciata e rilassata, ricontrollo e… i voli sono entrambi con scalo lungo ad Istanbul, per cui i viaggi durano in totale 16 e 18 ore (dupalle!); l’arrivo ad Abu Dhabi è previsto per le 2:00 del mattino, ma la camera ce l’avremmo dalle 12:00, quindi ci ritroveremmo a passare la notte nella hall dell’hotel; visti gli orari del volo di rientro, di fatto perderemmo due giorni di vacanza. Oltretutto, guardando su Skyscanner, mi compaiono i voli perfetti, al prezzo perfetto.  PANICO! Ormai è notte e io sono cotta. Mio marito mi dice di rasserenarmi e che ci penseremo il giorno successivo. La mattina dopo lui prende in mano la situazione: contatta il servizio clienti di Last Minute e riesce a disdire la prenotazione con restituzione dell’intero importo. Riprenotiamo: per la medesima cifra troviamo dall’1 al 9, con voli diretti di 6 ore che ci permettono di arrivare in serata e stare un giorno in più, nello stesso hotel con colazione. EUREKA!!! 🥳

E veniamo finalmente al report! 😂

ALLOGGIO

Abbiamo alloggiato al Khalidiya Palace Rayhaan by Rotana, nella zona delle Etihad Towers. L’hotel ha spiaggia privata e una grande piscina riscaldata, campi da padel, squash e ping-pong, enorme palestra attrezzatissima (noi avevamo anche portato l’attrezzatura per andarci, ma -giuro- non abbiamo trovato il tempo! 😇), sala yoga, sauna e spa. Buffet colazione di-tutto-di-più (c’erano anche l’angolo pastrocci per bambini e postazioni per omelette, crepes e pankake), beach bar e, oltre al ristorante interno, ristorante di cucina araba. Camera pulitissima e spaziosa con cambio biancheria quotidiano, balcone vista Qasr-Al-Watan e Mandarin Oriental; abbiamo avuto un problema di perdita di acqua nel bagno che hanno prontamente risolto e, per scusarsi del disagio, hanno continuato a riempirci di cesti di frutta fresca. Noi l’avevamo scelto per la posizione strategica e per la vicinanza al Mandarin Oriental, al cui interno c’era il diving da noi scelto per le immersioni. Purtroppo nella settimana in cui siamo stati lì non c’è stato modo di uscire in barca a causa delle condizioni meteo-marine avverse (non percepibili da terra), per cui niente immersioni (abbiamo provato anche con altri diving): dovevano essere un allenamento pre 2º brevetto per l’adolescente… per la sua gioia, adesso gli toccherà il Garda! 😱

CIBO

A pranzo abbiamo sempre preso qualcosa al volo nei luoghi in cui eravamo (riporterò volta per volta i nomi che ricordo). Per quanto riguarda la cena, invece, alcune sere abbiamo approfittato dei ristoranti dell’hotel, una abbiamo cenato con Alessia Cis nel suo hotel, un’altra ci siamo fermati nel Dubai Mall (e siamo riusciti ad andare in 3 ristoranti diversi! 🙄) e una eravamo un un accampamento nel deserto. Ad Abu Dhabi segnalo il Patron Meat House, un’ottima steak house lungo la Corniche Bike Track.

Ovviamente niente bevande alcoliche… 😑

METEO E MARE

A parte i primi 3 giorni, in cui la sera c’era bisogno di una felpa leggera, per tutto il resto del tempo abbiamo avuto una temperatura ideale. Sole, caldo, vento leggero… una meraviglia!

Mare fresco: mio marito ha preferito la piscina, mio figlio si è arrischiato con poca convinzione a fare un paio di bagni e io, che di solito sono la più freddolosa della famiglia, mi sono goduta al massimo l’acqua corroborante. Sarà che ormai sono stata temprata dalle temperature del Garda ad aprile… 🙄

ABBIGLIAMENTO E REGOLE COMPORTAMENTALI   

Per girare in città non ci sono particolari restrizioni per quanto riguarda l’abbigliamento. Personalmente ho evitato braghe corte e ho preferito pantaloni leggeri in lino.

Nelle moschee gli uomini possono entrare con pantaloni sotto il ginocchio e maniche non troppo corte (i miei uomini avevano entrambi la felpa). Da evitare indumenti con teschi o simboli particolari: mio figlio ha dovuto rivoltare la sua felpa perché aveva il disegno di un teschio avvolto dai fiori. Per le donne sono obbligatori: vestiti non aderenti, non trasparenti, capo, braccia e gambe coperte.

Grande attenzione al tema fotografie: sia nella Moschea dello Sceicco Zayed che nel Palazzo Reale Qasr-Al-Watan i controlli sono strettissimi, ed ho visto gente costretta, sotto la supervisione del personale addetto, a cancellare le proprie foto. Nel Palazzo Reale, in particolare, hanno bloccato una ragazza che si era tolta la maglia e posava con un top a bretelline… Anche sulle spiagge sono vietate le foto e obbligano a mettere via la macchina fotografica. Sono concessi gli scatti col cellulare.

RAMADAN

Inconsapevolmente, siamo arrivati proprio il primo giorno del Ramadan. In particolare ad Abu Dhabi abbiamo trovato una città addobbata a festa, roba che neppure in Sud Italia per la festa del patrono! 😂 Noi non abbiamo percepito nulla di particolare, se non alcuni cambiamenti di orari per le visite in certi luoghi. Molto suggestiva la cerimonia quotidiana della fine del digiuno (vista a Dubai): per le strade dei quartieri non commerciali vengono stesi tappeti sui quali vengono distribuiti sacchetti di cibo e bevande per ritrovarsi tutti insieme per una sorta di grande cena comunitaria. Allo scoccare dell’ora del tramonto, un cannone posizionato nella piazza principale della città (a Dubai nel Burj Park) esplode un colpo.

REPORT DAY BY DAY

01/03

Arrivo in hotel in serata e cena nel ristorante interno. Dopo cena abbiamo fatto solo un breve giro nei dintorni, ammirando le Etihad Towers e il Palazzo Reale con l’illuminazione notturna.

02/03

Partenza in tarda mattinata per Dubai in taxi (70€): il viaggio dura circa un paio d’ore. Considerate che le due volte in cui siamo stati a Dubai abbiamo speso per il ritorno circa il doppio, ma non sappiamo se questo sia dipeso dagli orari o dal fatto che i taxi da Dubai costino semplicemente di più. Arrivati in città abbiamo fatto un giro nei dintorni del Burj Khalifa per perderci poi all’interno dello sconfinato Dubai Mall.

Burj Kalifa: avevamo prenotato l’ingresso al grattacielo per le 15:00, ma vista la fila che spesso si crea consiglio di arrivare un po’ prima. Mio marito (❤️), in occasione del mio compleanno, ha deciso di regalarmi il biglietto The Lounge (769 AED a persona, comprensivo di buffet e soft drink illimitati e bicchiere di champagne), che permette l’accesso ai livelli 152-153-154, oltre che ai piani inferiori (148 e 124-125). Vista impagabile, soprattutto vista la giornata incredibilmente limpida, e pace assoluta: ci siamo goduti il tempo praticamente in solitudine e abbiamo pranzato lì. Da notare che è l’unico livello con l’accesso ad una terrazza completamente aperta: da vertigini, ma na vale la pena.

Scesi dal grattacielo abbiamo proseguito il nostro giro: Dubai Mall Promenade, Dubai Opera, Souk Al Bahar, Burj Park, dove abbiamo assistito alla cerimonia di fine digiuno. Cena con Alessia Cis & family! 🤗

03/03

Giornata trascorsa spiaggiati a bordo piscina.

In serata abbiamo fatto una passeggiata lungo il King Salman Bin Abdulaziz Al Saud St., il lungo viale che conduce al Marina Mall, e un giro nel centro commerciale che, a differenza di altri visti in seguito, sembra essere frequentato solo da locals. La sera è il momento migliore per visualizzare ed apprezzare il The Founder’s Memorial e fermarsi a bere qualcosa al The Bench Cafe (tutto, tranne che il caffè, che è pessimo).

04/03

Qasr Al Watan (65 AED adulti, 30 AED ragazzi): è il palazzo presidenziale, quindi grandioso ed opulento come ci si aspetterebbe. Il contrasto tra il bianco abbacinante degli esterni e l’intrico di ricami marmorei degli interni non può che colpire ed è fatto per palesare ricchezza e potere. Molto interessante la collezione di oggetti legati alla navigazione, all’astronomia e alla cartografia. Piacevole e rilassante perdersi tra i giardini e le fontane che circondano il palazzo (almeno fin dove le guardie permettono di spingersi…).

Desert Camp (fatto con Al Khayma Camps, 260€ in tre): il pacchetto comprende safari tra dune del deserto in 4×4, visita ad un allevamento di cammelli, sandboarding, giro in cammello, cena in accampamento con spettacoli serali. Bellissimo!!! Dopo esserci venuti a prendere in hotel ci hanno portati in un allevamento di cammelli: si possono accarezzare (un muretto separa dai grandi recinti nei quali sono tenuti) e si può dar loro da mangiare, tranne ai cuccioli, che essendo ancora in fase di svezzamento non possono mangiare l’erba come gli adulti. Subito dopo siamo partiti per il safari, che per me è stata la parte più divertente: scivolare lungo le dune avvolti da nuvole di sabbia rossa è un’esperienza indimenticabile. Dopo il giro ci siamo fermati sulla cima di una serie di dune per il sandboarding: di panza, di culo, in piedi, su una duna, su due di fila… Ovviamente io e mio figlio li abbiamo provati tutti! Subito dopo, mentre le altre auto si sono dirette all’accampamento, la nostra guida ci ha trattenuti per un servizio foto/video di coppia e di famiglia che neppure il giorno del matrimonio! 😂 Dopo aver guardato il tramonto, ci siamo trasferiti nell’accampamento: mio figlio ha voluto che lo accompagnassi nel giro in cammello (evitabilissimo, visto che è durato davvero poco), poi ci siamo persi a giocare col falco più coccoloso di sempre. Cena tipica ottima, pausa narghilè e spettacoli vari hanno concluso la serata.

05/03

Ci svegliamo nel bel mezzo di una tempesta di sabbia: vento forte e visibilità limitata. Decidiamo quindi di partire alla volta del Cultural District, un luogo che quando sarà finalmente terminato, sarà un ottimo compendio di architettura contemporanea, con opere di Jean Nouvel, Norman Foster, Frank Gehry, Mecanoo e del collettivo artistico teamLab. Mio figlio, che non vuole assolutamente fare l’architetto, è rimasto affascinato dalle strutture futuristiche, e mi ha già detto che dobbiamo assolutamente tornare a vederle, per cui consiglio di prenderle in considerazione anche con bambini più piccoli (il complesso dovrebbe essere ultimato e fruibile presumibilmente per la fine del 2025).

Luovre Abu Dhabi (65 AED adulti, gratuiti i ragazzi fino ai 18 anni): ammetto di aver deciso di visitarlo più per l’edificio in sé (Jean Nouvel) che per i pezzi in esposizione. La visita può essere fatta con audioguida, ma noi abbiamo preferito girare liberamente tra le sale, che si alternano a piazze d’acqua interne in un mirabile gioco di luci ed ombre. Il criterio espositivo è piuttosto bizzarro, e questo ha permesso a me e mio figlio di giocare ad individuare, per ogni oggetto, epoca e luogo di provenienza: eravamo pari, ma l’ho stracciato a “riconosci l’artista” nella sezione di arte moderna! 😂 La parte più bella del museo, comunque, è l’atrio estero, con la copertura che sembra un ricamo e le discese verso l’acqua che ne riflette l’intrico. Ci sarebbe la possibilità di fare un giro in kayak, ma noi abbiamo evitato.

Dopo un pranzo (dolce) veloce all’Aptitude Café & Eatery, ci siamo spostati col taxi alla Casa della Famiglia Abramitica, un luogo che riunisce una chiesa, una moschea ed una sinagoga intorno ad un parco comune. Noi ci siamo limitati ad ammirare i tre maestosi edifici cubici solo dall’esterno, ma secondo me vale la pena visitarli.

Gran Moschea dello Sceicco Zayed: siamo arrivati nel pomeriggio… e la visita è stata un vero incubo! Abituata ad altre moschee, nelle quali si poteva girare più o meno liberamente (a parte ovviamente gli spazi centrali riservati agli uomini), il fatto di dover seguire percorsi obbligati su passerelle appositamente predisposte mi ha proprio destabilizzata. La quantità spropositata di gente, le code per accedere a qualunque spazio e soprattutto a qualsivoglia postazione fotografica, la calca, gli spintoni, la fretta non mi hanno permesso di godere appieno dello spazio e dell’architettura. Certamente magnifica, preziosa e unica, tanto per la grandiosità quanto per i dettagli delle decorazioni marmoree, sono riuscita ad apprezzarla solo durante la seconda visita, notturna, quando eravamo i soli visitatori. Il nervosismo palpabile degli uomini della sicurezza, stressati dal dover controllare che la gente non facesse nulla di contrario alle regole, ha reso il tutto ancora più ansiogeno. Usciti dalla moschea, abbiamo raggiunto a piedi Wahat Al Karama, un memoriale bellico famoso (anche se c’era davvero pochissima gente) per la straordinaria vista sulla moschea.

06/03

Giornata di mare a Saadiyat Island. Abbiamo scelto di fermarci a Kai Beach (125 AED a persona, e l’adolescente ha pagato come un adulto): il biglietto comprende ombrellone, sdraio e una consumazione. Il posto è paradisiaco, con sabbia bianchissima e mare cristallino, e il fatto che non ci fosse praticamente nessuno ha reso la giornata piacevole e rilassante. Ottimo il pranzo nel piccolo ristorante annesso.

Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati a Corniche Beach: la spiaggia è lunghissima e suddivisa in varie aree con diversi ingressi (donne, famiglie, single…) e ci sono precise regole comportamentali da seguire (come il tipo di abbigliamento consentito al di fuori della spiaggia): mio marito è stato bloccato all’ingresso solo perché aveva la macchina fotografica al collo e non nascosta nello zaino (le foto non sono permesse). Noi abbiamo preferito concederci una lunga passeggiata sul lungomare, punteggiato di bar e piccoli locali.

Dopo cena, verso le 22:30, siamo tornati alla Gran Moschea dello Sceicco Zayed… e finalmente abbiamo potuto visitarla e apprezzarla in quasi totale solitudine e nella massima tranquillità. Per quanto io preferisca le moschee più antiche, la sensazione, rispetto alla prima volta, è stata completamente diversa, e buio e luci soffuse l’hanno resa particolarmente affascinante. Consiglio quindi, se possibile, di vederla sia di giorno che di notte.

07/03

Museum of the Future (159 AED a persona): partiamo dall’edificio, che in sé è un vero spettacolo. Un anello posto in verticale e coperto di scritte in arabo che fungono da finestre: bellissimo! Nell’atrio d’ingresso si può subito assistere ad alcune performance: ci si può far preparare caffè e beveroni da un braccio meccanico, si può interagire con un cane robotico, si può guardare un enorme squalo radiocomandato volteggiare nella hall. Una volta entrati, il percorso espositivo si divide in vari capitoli, che spaziano dall’astronomia alla robotica, dalla natura alle esperienze sensoriali. La partenza avviene all’interno di un grande ascensore che simula il volo di un razzo su una Dubai del futuro. Diciamo che, a voler essere sinceri, il tutto è molto Gardaland, poco esperibile da bambini troppo piccoli, piuttosto ingenuo e giocoso per gli adulti, ma perfetto per un adolescente appassionato di spazio, scienze e robotica (praticamente il ritratto di mio figlio, che infatti sarebbe rimasto lì a oltranza). Ogni sala ha postazioni interattive, in alcune ci sono delle “mission” da portare a termine, in altre esperienze guidate da fare. Molto interessante, anche per me, la sezione riguardante la robotica. Bellissima, poi, la terrazza esterna al centro dell’anello. Segnalo anche la presenza di un grandissimo playground interno sempre in tema col museo.

Quartiere Al Fahidi: è il quartiere storico di Dubai. Certamente interessante, curato e tenuto in maniera impeccabile, ma proprio per questa eccessiva perfezione perde a mio parere tutto il fascino del vero e dell’antico: sembra quasi una ricostruzione. Girare tra le viuzze ombreggiate da teli di stoffa colorata, occhieggiare tra i negozietti e fermarsi a bere un caffè (consiglio il The Roots Cafe) è comunque piacevole e rilassante. Ci sarebbe piaciuto visitare il Forte, sede del Dubai Museum, ma è temporaneamente chiuso. Ci siamo invece ritrovati per puro caso nell’XVA Gallery – Art Hotel & Café, una delle case storiche trasformate in Art Hotel, dove è possibile entrare per ammirare arte contemporanea accostata all’architettura dei tradizionali cortili arabi.

Ci siamo poi addentrati nel quartiere vecchio di Dubai, che è stata la parte di città che forse mi ha affascinata di più, perché più autentica e vissuta. P.S.: in questa zona, affacciato sul Khor Dubai, c’è un punto conosciuto come Seagull Point, in cui si può decidere di essere assaliti dai gabbiani impazziti… basta portare un po’ di cibo! 😊

The Dubai Fountain: siamo quindi tornati in zona Burj Khalifa per assistere allo spettacolo delle fontane (che in periodo di Ramadan inizia alle 19:30 anziché alle 19:00). Trovato un punto strategico in mezzo ad una valanga di persone, ci siamo goduti prima lo spettacolo di luci e suoni sul grattacielo, poi quello d’acqua (che pensavo durasse decisamente di più! 😅). Al termine il fiume di gente ci ha spinti verso il Dubai Mall… e qui, seduti comodamente al ristorante (in realtà tre, uno dopo l’altro per restare insieme e seguire i gusti di tutti), l’abbiamo visto ancora, e ancora e ancora! 🤪 Poi, nella strada per tornare al Taxi Point, siamo finiti davanti alle Dubai Mall Waterfalls, al Dubai Ice Rink, la pista di pattinaggio sul ghiaccio, e al Dubai Aquarium. A proposito di questo: tutti, in famiglia, siamo contrari a zoo e acquari. Davanti a questo ci siamo passati per caso e, pur non entrando, le vetrate delle immense vasche sono visibili dall’esterno. Ecco… per me è stato inevitabile pensare a quei poveri animali costretti a sopportare tutte quelle luci abbacinanti e a vedere delle specie di alieni attraverso un vetro. Avevo inoltre sentito che organizzavano immersioni con gli squali ed ho visto le gabbie in metallo nelle quali i turisti vengono pucciati in acqua per vivere questa “imperdibile esperienza”. Il tutto mi ha fatto una profonda tristezza e mi ha fatto salire una grande rabbia.

08/03

Giornata di totale relax in piscina. Al termine della giornata l’hotel ci ha permesso di utilizzare le docce della spa per rinfrescarci e ci ha fornito asciugamani puliti. Dopo cena ci siamo concessi un’ultima passeggiata lungo Corniche St. prima di ripartire.

Ma è vero che a Dubai è tutto falso?

All domanda se è vero che a Dubai è tutto falso la risposta breve è no. Ma dato che questa affermazione di sente spesso, nella nostra breve vacanza ad Abu Dhabi e Dubai ho cercato di capire il perché.
La prima impressione che si ha atterrando negli Emirati Arabi è di un gran ordine e pulizia. Tutto è relativamente nuovo e molto scenografico. Una sensazione insolita rispetto a qualsiasi altro paese che ho visitato. Un po’ come entrare in un grande parco a tema dove tutto è costruito ed organizzato alla perfezione. Un indicatore significativo sono ad esempio i bagni. Praticamente ovunque sono presidiati da addetti delle pulizie che svolgono il loro lavoro con una solerzia impressionante. Se vi vedono con l’intenzione di entrare in un wc aprono la porta, disinfettano la tavoletta e controllano che sia tutto pulito e no, non si aspettano la mancia, è il loro lavoro. Le strade sono pulitissime, i vari cavalcavia, notoriamente ricettacolo di ogni sorta di rifiuti, sembrano stati realizzati il giorno prima. Il traffico è ordinato, le auto si fermano ben distante dalle zebre giù se vi vedono con l’intenzione di attraversare. Una sera, a causa di un fastidio ai piedi, ho camminato scalzo per diversi chilometri lungo il marciapiede del lungomare della Corniche Beach e per terra non c’era nulla di cui preoccuparsi. Il fumo di sigaretta è tollerato solo in certi luoghi con annesso posacenere per cui in giro non si vedono mozziconi. Escrementi di animali, non pervenuti. A dirla tutta, a parte qualche gatto randagio, non ho mai visto un cane.
Uscendo dall’Hotel non si trovano locali, negozi o altro. Le attività commerciali sono principalmente concentrate nei numerosi centri commerciali (mall) che, neanche a dirlo, sono pulitissimi e curatissimi. Nel mall principale di Dubai abbiamo visto un addetto alle pulizie intento a togliere invisibili macchie dal pavimento limpidissimo.
Qualsiasi luogo che abbiamo visitato, moschea, museo, ecc. è organizzato in maniera impeccabile e sembra aver aperto ieri. Ovviamente e credo non serva specificarlo, non si bada a spese, specialmente nelle moschee e in tutto ciò che ha carattere religioso…tendenzialmente tutto qui è condizionato dalla religione e allo sfarzo.
Tutto questo agli occhi di un turista sembra irreale, troppo perfetto, troppo ordinato, troppo pulito…troppo relativamente a ciò che siamo abituati. Per trovare un ambiente simile da noi è necessario recarsi in un parco a tema anche se credo che il livello sia decisamente più basso.
Forse per questi motivi la sensazione che molti riportano è di “falsità” di tutto “costruito”. In realtà a Dubai le cose sono come tutti vorremmo che fossero o quantomeno che ci aspetteremmo.
Si percepisce l’ordine, la pulizia, la sicurezza a qualsiasi ora del giorno o della notte.
Capisco chi ama Dubai e capisco anche chi la denigra. Farsi una idea personale andando a visitarla è sicuramente una ottima cosa da fare.

Foto della vacanza ad Abu Dhabi e Dubai

0 Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like