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Questo è la descrizione dell’escursione agli Omini di Pietra – Stoanerne Mandln in Val Sarentino in primavera quando ancora la neve non si è sciolta e regala un paesaggio ancora più suggestivo.
Gli Omini infatti bucano letteralmente il manto nevoso con il loro colore di arenaria scura.
Ci sono molti modi di raggiungere i 2003 metri del Monte Schöneck. Il luogo è infatti tra la Val Sarentino e l’Altopiano del Salto. Molti sentieri escursionistici portano qui.
Noi siamo partiti da Campitello nei pressi della fattoria didattica Stegerhof. Da qui si prosegue per sentieri (8,5,28,23A) fino a raggiungere gli Omini di Pietra. Il percorso è nel bosco per la prima parte per poi aprirsi appena si comincia a risalire il Monte Schöneck.
Abbiamo fatto questa escursione in primavera (aprile) per cui sì mi aspettavo di trovare neve ma non così tanta. Tuttavia all’andata essendo il tracciato rivolto a sud è stato abbastanza semplice. Ben presto si giunge sulla cima e da qui il panorama è veramente stupendo. A 360° si possono ammirare le cime delle vette alpine e dolomitiche. Un punto panoramico davvero d’eccezione. Dalla Marmolada all’Ortles. Con una buona visibilità non manca proprio nulla.
Ma qui abbiamo soprattutto la nostra meta ovvero gli Omini di Pietra, in tedesco Stoanerne Mandln.
E’ un posto unico carico di fascino e mistero. La coltre di neve bianca che ricopre il sito lasciando svettare le piramidi di arenaria permette di apprezzarle ancora di più. Su cosa siano e a cosa servivano gli Omini di Pietra ho dedicato un apposito post qui.
Giunta l’ora di riprendere il cammino abbiamo imboccato il sentiero 23 che prosegue nella stessa direzione dell’arrivo. Qui la camminata si è fatta più difficoltosa. E’ il versante della montagna a nord per cui ancora pieno di neve.
Fortunatamente altri arditi escursionisti avevano lasciato la traccia nella neve ma sprofondare nella neve alta ha caratterizzato il mezzo chilometro fino a raggiungere la strada forestale che ci ha fatto poi ricongiungere al punto di partenza. Un po’ di avventura non guasta mai e del resto nelle escursioni primaverili il rischio è proprio quello di trovare ancora la neve alta. In alternativa avremmo potuto tornare per la strada dell’andata ma preferisco i percorsi circolari.