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L’Alpe di Siusi è considerato l’alpeggio più vasto d’Europa ma non è certo questo ad averlo reso un luogo iconico. Regolamentato da diversi anni l’accesso con le auto è raggiungibile con autobus o con le cabinovie ma con prezzi piuttosto salati soprattutto per famiglie. 41 euro per una famiglia non è proprio un “balzello” piacevole per percorrere pochi km di strada, oltre al prezzo del parcheggio a valle della funivia (ca. 19 euro).
Diversamente, del resto, non si potrebbe regolamentare il flusso turistico senza nuocere ulteriormente all’ambiente, in quanto andrebbero creati nuovi parcheggi. Purtroppo introducendo questo tipo di misure automaticamente si crea un filtro sociale piuttosto marcato. Per questi motivo è diventato un luogo elitario.Il paesaggio sembra disegnato dall’abile mano di un artista paesaggista e proprio per questo motivo è meta di amanti della fotografia.
Grazie (si fa per dire) all’isolamento turistico dovuto al Covid-19 nel 2020 lo ho visitato per ben tre volte approfittando del fatto che la funivia è chiusa e la strada aperta al transito. Pensiero comune a molte persone dato che comunque i parcheggi li ho sempre trovati piuttosto pieni.In fondo grazie all’isolamento provinciale siamo riusciti a goderci un po’ di più le mete turistiche solitamente affollatissime (vedi Braies).Se d’estate questa zona è un vasto pascolo verde, d’inverno si trasforma in una enorme distesa innevata regalando scorci ancora più suggestivi. Le baite e l’inconfondibile profilo dello Sciliar regalano immagini rilassanti ed idilliache. L’assenza degli sciatori rende il tutto quasi surreale, diciamo proprio scenari mai visti in questi ultimi decenni.Casette, baite, alberi innevati, enormi distese di neve fresca e bianca ti avvolgono per una esperienza sensoriale unica.