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La Val d’Ultimo è una valle laterale della Val d’Adige che parte da Lana. Nella parte superiore tra San Nicolò e Santa Geltrude c’è un sentiero panoramico che si chiama Ultner Höfenweg ovvero giro dei masi di Ultimo. Il sentiero costeggia sia il fianco a nord che quello a sud della stretta valle. Arrivati a San Nicolò ci siamo subito resi conto che la tempesta Vaia aveva lasciato il suo segno anche qui e difatti il sentiero nord era chiuso a causa degli alberi caduti.
Abbiamo così preso il tratto sud che corre per il primo tratto a fianco del fiume Valsura.
Sin dai primi passi ci si rende conto della bellezza del paesaggio circostante. Se dovessi consigliare ad un pittore un posto bucolico e idillico dove sedersi all’ombra di un albero, poggiare la tela sul cavalletto e fissare su di essa un ritratto della tipica valle montana, questo sarebbe proprio la Val d’Ultimo. Sia guardando verso monte o verso valle ogni scorcio è un quadro. Ogni maso è unico e curato, i prati si alternano armoniosamente con tratti di bosco, ogni recinzione o steccato si integra armoniosamente nel paesaggio. Persino i mezzi agricoli si fondono nel connubio uomo e natura. Per non farci mancare nulla le cime dell’Ortles svettano dall’alto dei quasi 4.000 metri.
E’ evidente che lo sfruttamento del territorio qui va a braccetto con la cura dello stesso. In questo modo anche il fine turistico della valle viene incentivato e valorizzato. La passeggiata arriva fino a Santa Geltrude, ultimo paese della Val d’Ultimo, dove si trova anche un museo segheria alimentato ad acqua ma purtroppo chiuso. Lì abbiamo ripreso la strada del ritorno tornando sui nostri passi.
Dato che il giro originario era saltato avendo più tempo a disposizone abbiamo fatto una lunga sosta all’ombra dei tre larici millenari della Val d’Ultimo che si incontrano sul percorso.
Escursione molto consigliata anche per i bambini.
Panoramica della Val d’Ultimo nel tratto tra San Nicolò e Santa Geltrude